L’invenzione di questa falsa pandemia ha avuto, fra i tanti effetti, quello di mettere in risalto la parte più idiota del popolo italiano; a partire dall’ultimo dei cittadini e finendo con il presidente della repubblica, tutti i creduloni si sono dati da fare per mostrare al prossimo quanto siano idioti.
E se i politici nazionali hanno a disposizione giornali e TV per mostrare quanto sono ridicoli, gli altri hanno dovuto arrangiarsi, chi inventando ordinanze degne di Totò e Peppino (i sindaci di Comuni poco noti), chi ritagliandosi un ruolo da “eroe” con la bandiera per avere compiuto atti di coraggio tipo restare a casa tutto il giorno sul divano, scrivere lettere anonime e minatorie ai vicini di casa che osavano uscire e, dulcis in fundo, chi esponendosi sui balconi cantando canzoncine, inscenando spettacoli pietosi ed appendendo insulsi striscioni del tipo “Andrà tutto bene”, con tanto di bandiera arcobaleno sempre cara a froci e sinistri in genere.
Che dire? Da un popolo di vigliacchi che si accinge, per l’ennesima volta, a celebrare come “eroi” gli assassini rubagalline e stupratori del 25 aprile, non possiamo che aspettarci questo: sentirsi eroi per avere scelto di restare a casa… Cosa che, fra l’altro, è stata decisa dalle autorità illegittimamente, ed accettata dal solito popolo bue con entusiasmo!
In questa sede, più che tornare sulle evidenze che dimostrano come il cosiddetto virus sia in realtà una banale influenza, che può arrecare danni gravi soltanto a chi si ritrova in condizioni di salute compromessa da altre patologie, vorrei soffermarmi proprio sulle reazioni demenziali degli italiani, riscopertisi delatori infami dediti a denunciare i propri vicini di casa, e persino amici, per l’orrendo reato di essere usciti di casa…
Ma una premessa è doverosa: i peggiori soggetti di questa situazione sono, come sempre, i cosiddetti sbirri, cioè quelli che non solo campano sulle nostre spalle senza fare quasi mai il loro dovere (prevenire e combattere il crimine, caso mai qualcuno lo avesse dimenticato), ma che in questo periodo credono di potere giustificare la loro esistenza ed il loro stipendio vessando i cittadini per bene, “rei” a loro dire di non rassegnarsi ad arresti domiciliari illegittimi e mai comminati da un Tribunale.
Dallo squallido mix di sbirri e delatori, sul modello URSS, nascono tristi situazioni come quella descritta mirabilmente in questo articolo:
https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/03/vendicatori-in-divisa-coronavirus/
La tipica cantilena del nuovo covidiota: “E’ colpa di quelli come te (cioè di quelli che vorrebbero solo vivere e lavorare) se c’è il contagio”!
A sostegno di questo branco di dementi narcotizzati, oltre ai suddetti sbirri, che in varie città d’Italia sono arrivati all’aberrazione di multare senza pietà vari senzatetto perché “non stavano a casa”, ci sono naturalmente i politici… Ma non solo quelli del Governo (nazionale e regionale), ma persino i Sindaci, specie quelli di realtà marginali… Eh già, perché questi mentecatti, spesso esclusi dalle cronache e dalle TV nazionali, scelgono di sfogare le loro frustrazioni e di guadagnarsi un bel titolo sulla stampa, promulgando ordinanze (il cui valore in sede legale è poco maggiore di quello della carta igienica) dai contenuti che meriterebbero la galera.
E’ il caso della Sindaca di Erba (CO), che non accettando il fatto che dopo la chiusura della vicenda di Olindo Romano e Rosa Bazzi, il Comune di Erba fosse tornato nell’anonimato, ha pensato bene di colpire duramente tutti quei criminali che andavano a fare la spesa diffondendo il contagio!
Ed ecco quindi i titoli dei giornali (quanto meno locali) per l’ordinanza della cerebrolesa: “Multe per chi acquista meno di otto prodotti”!
Così questi untori criminali non useranno più la scusa dell’acquisto di uno o due prodotti per uscire dai loro arresti domiciliari… E se non hai bisogno di otto prodotti, o non hai i soldi per acquistarli… Cavoli tuoi! Così ha deciso la Sindaca in cerca di visibilità!
https://www.ilgiorno.it/como/cronaca/erba-giro-vite-spesa-multe-acquista-1.5102892
Ma dato che i coglioni sono come le ciliegie, ecco seguire a ruota nientepopodimenoche il Sindaco di Crespina Lorenzana (PI), il quale, per non copiare il limite sul numero di prodotti di Erba, ha elaborato questa perla:
“Una misura rigorosissima quella imposta dal sindaco di Crespina Lorenzana, un comune di 5000 abitanti in provincia di Pisa, Thomas D’Addona, in vigore da lunedì 20 aprile: una spesa di almeno 50 € al supermercato, di almeno 20 € nei piccoli alimentari oppure di 5 € almeno dal fornaio per non essere multati. Questo è in sintesi quanto previsto in un’ordinanza, firmata dal primo cittadino”.
https://www.jedanews.com/covid19-multa-con-spesa-inferiore-a-50-euro-lordinanza-che-fa-discutere/
Capito il livello dei nostri amministratori? E se sei un povero Cristo che non ha 50 €, se hai bisogno solo di un Kg di pane che costa circa 3 €… Cazzi tuoi!
Giusto per non farci mancare nulla, sono poi seguiti moltissimi sindaci che si sono concentrati sulle Ordinanze che imponevano l’uso delle inutili museruole… Fra questi sottolineerei il Sindaco di Villanova d’Asti, che ben conosco, il quale, come mostra lo stesso sito istituzionale del Comune, ha come competenze quelle di “Baristi e assimilati”… Quindi un vero luminare della virologia e della medicina!
Vogliamo poi parlare dei cittadini comuni, attivi nel mostrare la propria demenza sui cosiddetti “social”?
C’è stato un proliferare di dementi che hanno aggiunto al proprio profilo lo slogan demenziale “Io resto a casa”, che in alcuni casi si trasformava nell’esortazione “Restate a casa”…
Ora, vantarsi di accettare una disposizione demenziale, che va contro le tanto decantate libertà garantite dalla Costituzione (che in Italia si cita soltanto quando si parla della famigerata XII Disposizione “transitoria”), mostra già più di ogni altro rilievo il valore dei cittadini italiani… Condannati ai domiciliari senza avere commesso alcun reato, loro come si difendono? Violando disposizioni illegittime? Consultando qualche legale per fare causa ai delinquenti che ci governano? Invitando alla disobbedienza civile?
Nossignori!
Loro si vantano di restare a casa ed invitano gli altri a fare altrettanto…
Ma avete mai visto qualcuno finire in galera e vantarsi poi di restare in cella?
Consiglierei a questi dementi degli slogan più degni di loro, tipo “Io sono un servo”, “Amo la schiavitù”, e via dicendo…
I peggiori però (non a caso li cito per ultimi), sono i tanti coglioni che abbiamo visto spuntare sui balconi per deliziarci del loro infame controllo sui chi è “reo” di volere vivere e respirare normalmente, nonché dei loro slogan demenziali recitati, cantati e messi nero su bianco su appositi striscioni da imbecilli!
C’era chi urlava ai passanti “La mascherina!”, chi applaudiva gli sbirri quando vessavano qualche povero Cristo in giro per una passeggiata senza museruola, o chi addobbava i balconi con slogan patetici del tipo “Ce la faremo”, “Andrà tutto bene”, “Torneremo ad abbracciarci” (ma chi cazzo vi vorrebbe abbracciare, covidioti ipocondriaci? Manco i parenti più stretti!… Per non parlare dei dementi canterini, ovvero quelli che passavano ore sui balconi a cantare per “allietare” il vicinato… Fra le canzoni più gettonate, l’immancabile “Bella Ciao”, cioè la canzone ebraica che molti idioti credono essere la canzone dei “partigiani”… E se sono proprio gli erdei di quegli assassini comunisti a chiuderli in casa, privandoli dei tanto decantati diritti costituzionali… Chi se ne frega! Loro restano fieri antifascisti e continuano a tuona contro un regime che non esiste più da 75 anni, e che mai si sognò di espropriare la proprietà privata di negozianti ed imprenditori, né di obbligare intere famiglie a smettere di lavorare per favorire le mire del giudeame dell’OMS e delle Case Farmaceutiche!
Ovviamente i coglioni dei balconi appartengono tutti alle categorie parassitarie che in Italia vanno per la maggiore: percettori di reddito di cittadinanza (mafiosi, camorristi, Rom, falsi disoccupati, spacciatori di droga… Come voluto dagli esponenti del Movimento 5 zecche), impiegati statali (sempre in prima fila quando si tratta di NON lavorare ed essere comunque pagati), pensionati (e non parlo dei poveracci che percepiscono poche centinaia di Euro mensili, ma dei tanti parassiti con pensioni milionarie ottenute senza versare i relativi contributi), nonché dipendenti privati che vengono comunque pagati, nonostante il regime stalinista italiano abbia obbligato i datori di lavoro a chiudere le attività!
Gli altri, cioè quelli obbligati a sbattersi per portare a casa lo stipendio, possono pure crepare, o tentare di campare nonostante le accuse dei coglioni canterini di essere “untori”, “egoisti” che non apprezzano gli arresti domiciliari e non si uniscono ai loro cori…!
Ma purtroppo, questa è l’Italia… E la colpa è anche un po’ di noi Fascisti, che quando avevamo il potere, abbiamo salvato, graziato e tutelato tutti gli infami oppositori figli del comunismo, che ci hanno ringraziati appendendo il Duce ed i pochi sopravvissuti a Piazzale Loreto, e continuando ad uccidere a tradimento anche a guerra finita, come insegnano le gesta della Volante Rossa.
Ecco perché sopravvive e non indietreggia la vergognosa mentalità comunista, secondo la quale chiunque abbia un’attività lavorativa in proprio, viene considerato uno sfruttatore, un evasore, un criminale…
Solo loro, cioè i veri parassiti, vengono considerati “popolo lavoratore”, e possono permettersi di insultare, vessare ed ostacolare in ogni modo quelli che, in realtà, reggono l’economia di questo disastrato Paese, e contribuiscono a pagare stipendi e pensioni di quanti cantano dai balconi come irresponsabili dementi.
Inutile spiegare che dai dati ISTAT risulta che il numero di morti di quest’anno è in linea con i morti degli anni precedenti; inutile mostrare le decine di ricerche che dimostrano non solo l’inutilità delle mascherine, ma persino la loro pericolosità per la salute.
Inutile anche evidenziare gli interventi di eminenti scienziati non allineati, che denunciano la farsa di questo finto virus:
https://www.youtube.com/watch?v=iNt9HzMTgWo&feature=emb_logo
Loro, gli antifascisti, gli idioti, i tifosi del virus e del “Restate a casa”, vorranno sempre avere ragione; in fondo, “L’ha detto la TV”, come ripetono a pappagallo tutti i dementi che ancora credono in questa vergognosa “informazione” di regime… E allora continuate a godervi le cifre false, il terrore diffuso a piene mani, la disperazione di chi è finito sul lastrico… Questo è il vostro Stato, non il mio! In conclusione, mi permetto di riportare un articolo di giornale e due interventi anonimi recuperati dal social Facebook; diciamo che in tempi simili, trovare chi ragiona in maniera coerente, specie se è un giornalista, rappresenta una speranza per il futuro, nonostante anche il giornalista della Gazzetta di Lucca, semina nel suo articolo, qua e là, i soliti riferimenti antifascisti ed antinazisti! Non si può avere tutto dalla vita…
Carlo Gariglio

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(…) Immersi come siamo nella palude artificiosamente creata dal Pensiero Unico Dominante che ci vuole tutti proni e osservanti delle regole non solo quelle sanitarie, ma, soprattutto, quelle attinenti le libertà garantite da una Costituzione che fa comodo richiamare solo quando conviene alla casta dominante, non ci accorgiamo di come si stia sprofondando sempre di più. Il terrore sparso a piene mani dai mass media rigidi esecutori e privi di ogni capacità di stimolare riflessione e indipendenza di giudizio, ha devastato le coscienze costringendo milioni di persone a rivolgersi a psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, a ingerire psicofarmaci e calmanti a go-go, a trascorrere notti insonni domandandosi come fare a sbarcare il lunario.
E’ vero, il coronavirus ha provocato il rovesciamento di oltre 14 mila vasi colmi di salute precaria rappresentando la classica goccia, ma mentre all’estero, in Germania, ma non solo, si è guardato al vaso, qui da noi ci siamo concentrati soltanto sulla goccia. Poi, finalmente, qualcuno, tra i geni della stirpe, proprio in queste ultime ore, ha voluto provare ad abbassare i toni, spiegando che da questa maledetta infezione l’80 per cento delle persone guarisce. Noi aggiungiamo che, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità e secondo le statistiche ufficiali, la percentuale è anche più alta, ma non importa.
Certo, ci sono stati morti a iosa, città e province colpite e private di affetti, uomini, in particolare e donne, che hanno visto la propria aspettativa di vita interrompersi all’improvviso. L’età media dei deceduti è di 78 anni e per più del 90 per cento dei casi si tratta di persone che avevano da un minimo di una ad un massimo di tre patologie. Il virus, è bene dirlo, colpisce e infetta anche i più giovani, ma in maniera meno violenta o, almeno, il loro fisico riesce a reagire molto meglio. Anche nel caso di morti riguardanti persone di età inferiore alla media, salvo minime eccezioni, le vittime hanno problemi di salute pregressi.
Tutto ciò non per sminuire la malattia, ma per dire che qualcuno ha sbagliato instaurando un clima di paura che rasenta la follia, spingendo le persone ad odiarsi – altro che solidarietà, buffoni – a fare la delazione chiamando carabinieri e polizia ad ogni piè sospinto non appena si intravede qualcuno che cammina, corre o porta a spasso il cane. Vogliono, forse, farci credere i soloni del Patto Trasversale della Scienza che se i decessi non diminuiscono e i contagi neppure la colpa è di quell’incosciente che fa jogging in solitario oppure di quel tizio che porta il cane a fare i propri bisogni?
Il lockdown in Italia è iniziato il 9 marzo. Ci avevano garantito che in 15 giorni avremmo avuto risultati importanti. E’ passato un mese o quasi e se andiamo a vedere i numeri – che non mentono mai – si registrano costantemente oltre 700 morti al giorno e migliaia di contagi. Una domanda ci viene spontanea: continuano a dire che i contagi sono ancora troppo alti e che la colpa è di chi non rispetta le regole. Ma ci volete prendere per il culo? Tutta l’Italia o quasi è con il sedere per terra e chiusa a chiave con doppia mandata in appartamenti anche di 50 metri quadrati se va bene e con politicanti da strapazzo che blaterano e se ne stanno a casa con giardino o balcone e una somma dagli 8 ai 12 mila euro sul conto corrente garantiti a fine mese, e il virus non scompare perché ci sono quattro coglioni che non rispettano le regole?
Ma allora, scusate, ma se anche nei prossimi dieci giorni i numeri non dovessero scendere di molto, oltre alle mascherine obbligatorie, cosa farete?, ci costringerete a stare seduti h24 sulla tazza del cesso? Fate una cosa, date retta: ai tempi della peste bubbonica, quando i virus erano un po’ più pericolosi, si sbarravano le case e si impediva alla gente di uscire. Ecco, forse in questo modo potrete ottenere qualche risultato in più.
Abbiamo visto, inoltre, il Papa che pregava in solitario a piazza San Pietro e possiamo stare certi che il suo intervento presso nostro signore riuscirà, sicuramente, nell’intento. Nell’attesa, però, milioni di persone non sanno più come fare ad andare avanti e non tanto adesso, durante l’emergenza, ma subito dopo, quando non si parlerà più di coronavirus né di vittime, ma della realtà quotidiana e del macello, delle macerie, della devastazione che sono state provocate.
Sempre l’omino vestito di bianco ha detto che questo virus si sta portando via la memoria di questo paese. Accidenti, non ce n’eravamo accorti e c’era bisogno di qualcuno che ce lo ricordasse. Vero. Crepano a dozzine un po’ in casa, altrettanti in ospedale e ancora di più in quelli che, una volta, quando si chiamavano le cose con il loro nome e prima dell’avvento del Nuovo Dizionario Boldriniano, erano ospiti dei ricoveri. Oggi, la parola è vietata e si dice casa di risposo, di cura o anche residenza sanitaria assistita. Eppure, anche senza voler generalizzare, abbiamo visto filmati delle forze di polizia ritrarre la vita che decine di anziani vivono all’interno di alcuni di questi istituti dove il riposo se c’è, è quello prossimo all’eterno, le cure, per carità di Dio e di assistito c’è ben poco.
Ecco, adesso tutti, i nostri politici in primis, i gauleiter regionali, gli amministratori a un tanto al chilo, hanno preso coscienza che esistono anche gli anziani e anche qui occhio, perché la parola vecchi, in una società dove la morte non deve esistere e la vita mai finire, è vietata. Anziani, quindi, anche se hanno, come la nostra nonna Dory, 95 anni e alla quale la parola vecchio ispira non negatività, bensì affetto, rispetto e saggezza. Ma dove erano, tutti questi novelli difensori dei capelli d’argento quando venne stabilito che ad ognuno di essi era attribuita una pensione di 412 euro mensili mentre i politici e i grandi commis d’etat si garantivano cifre da capogiro? Dov’era tutta questa gente quando la sanità veniva massacrata anno dopo anno e non c’erano letti a disposizione per accogliere coloro i quali erano giunti alla campanella dell’ultimo giro? E ancora, come mai soltanto adesso si accorgono degli anziani quando, fino a ieri, a ben pochi interessava la loro esistenza anche quando piazzati in posti sperduti al mondo in attesa solamente di passare a miglior vita?
Noi crediamo che tutti abbiano diritto ad essere curati fino all’ultimo, ma pretendiamo che quando si adottano misure come quelle draconiane appena rinnovate, bisogna essere consapevoli dei loro effetti. Se si impedisce alla gente di lavorare, bisogna garantire un introito non attraverso annunci senza senso o preghiere rivolte ai paesi europei nemmeno fossimo degli accattoni – ma tanto ci considerano tali – ma versando soldi sui conti correnti, dicendo chiaro e tondo cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare. Invece niente, si spegne la luce, si chiude il rubinetto e si spera in dio.
Solo che dio ha già tanti problemi da risolvere e non è detto che ponga anche questo tra le sue priorità. Milioni di esseri umani muoiono ogni giorno per infezioni o malattie più o meno incurabili, ma nessuno si è mai sognato di abbassare totalmente le saracinesche delle nostre misere quotidianità.
Anche questa che chiamano pandemia – a noi sembra, nella nostra ignoranza, una epidemia – è una pandemia per ricchi, dove chi più ha continuerà ad avere ancora di più e chi poco ha, resterà senza nemmeno quello. Del resto, il resto del mondo, quello di chi è abituato a tirare la cinghia, è pieno di epidemie, vedi l’Ebola ad esempio, ma nessuno ha mai mosso un dito né messo a casa mezza popolazione mondiale e questo nonostante le vittime siano, ai tempi del coronavirus, in percentuale, un numero risibile rispetto agli abitanti del pianeta.
Ma così è e viviamo, ormai, in mezzo ai virologi sbucati un po’ qui e un po’ là e chi dice una cosa e chi l’esatto contrario. Pensateci, è bastato che venissero pubblicati un paio di articoli con le affermazioni di un virologo sulla possibilità che il virus viaggi anche nell’aria e che il contagio possa avvenire non solo con il contatto fisico ravvicinato, per scatenare panico e nuovi annunci di sventura. Ma tutti questi virologi spuntati come funghi dove sono stati fino ad oggi? Per accorgersi della loro esistenza e della loro funzione – chissà, oggi, quanti giovani vorranno fare, da grandi, questo mestiere – è stato necessario il Coronavirus.
Infine, lasciateci fare una considerazione. Sentiamo aprire bocche che riempiono l’aria non di batteri ché, per proteggersi da quelli ci sono, a quanto pare, le mascherine, ma di cazzate tra cui, una delle più evidenti è questa: prima la salute poi l’economia, prima le vite umane poi il lavoro. Puttanate! Siamo arrivati al punto in cui l’ipocrisia imperante, il buonismo d’accatto, la pietade della chiesa bergogliana hanno attribuito al benessere sociale i connotati negativi di un peccato originale di cui si macchierebbero tutti coloro i quali non lavorano solo per vivere, ma anche per cercare di ottenere, prima dell’aldilà, un po’ di felicità nell’aldiquà. Cosicché la parola salute niente avrebbe a che vedere, per costoro, con la possibilità di avere il denaro sufficiente per andare avanti, pagare le bollette, le rate del mutuo, i propri debiti, il cibo e tutto il resto.
Ci perdoneranno i cattolici e i religiosi tout court, ma noi ci appelliamo alla ragione e alla logica che ad essa dovrebbe corrispondere. Non tutti hanno le stimmate e l’assenza di dignità che caratterizzano chi ama chiedere l’elemosina o delinque pur di campare. La maggior parte degli esseri umani, per fortuna, preferisce spaccarsi il fondoschiena ed essere padrone della propria vita. Ecco perché, allora, la salute fisica non può essere scissa da quella economica che garantisce o, quantomeno, rende più probabile la prima.
La verità è che stanno distruggendo non soltanto il tessuto socio-economico di un paese e i sacrifici di decenni, ma stanno pregiudicando e compromettendo, senza nemmeno chiedere il permesso, il futuro di intere generazioni queste sì, prossime a morire per disperazione, frustrazione e impotenza.
Di coronavirus, lo abbiamo visto e sentito, si può guarire. Dalla miseria e dalla disperazione no.
https://www.lagazzettadilucca.it/cronaca/2020/04/coronavirus-ora-ci-avete-rotto-il-c-o/
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A marzo ci hanno detto che saremmo morti perche non c erano sufficienti ventilatori per intubare tutti quelli che si sarebbero ammalati, e ci hanno rinchiusi in casa controllati a vista da molti terrorizzati da questa immagine, poi hanno firmato contratti per acquistare decine di migliaia di ventilatori che gli italiani pagheranno. Qualche mesi dopo alcuni medici coraggiosi han fatto delle autopsie sebbene osteggiate dal governo, che nel frattempo faceva bruciare i corpi di quelli che erano stati intubati ed erano deceduti in gran numero, e pare che siano stato proprio le intubazioni a causare danni, poiché le diagnosi erano sbagliate e dovevano curare le trombosi e non le polmoniti. L’aria forzata distruggeva i polmoni che non ricevevano sangue per poterla trasportare a causa dei trombi che si formava… Questo è ciò che abbiamo capito abbiano scoperto. Diversi medici hanno anche dichiarato di aver messo a punto terapie che hanno dato buoni risultati sugli sventurati che hanno sviluppato sintomatologie gravi, ma ciò che pare è che vengano osteggiate dalla maggioranza, mettendone in dubbio l’efficacia. Ad oggi si continua a far la caccia alle persone sane, dichiarate asintomatiche positive da un tampone che fonti ufficiali e il creatore stesso del metodo dichiarano inattendibili come strumenti diagnostici, dando l’80% di falsi positivi, ma si continua a ravanare nei nasi delle persone per cercare di dichiarare gente malata… E si continua a terrorizzare, distanziare, imbavagliare e colpevolizzare! Han pensato di comperare banchi rotanti per distanziare studenti, e hanno buttato i vecchi anche quando i banchi non erano arrivati, costringendo alunni a studiare solo con la sedia, e a fare ginnastica mascherati… Ognuno tragga le sue conclusioni… Ma qualche domanda dovreste porvela, cominciando a verificare in numeri dei decessi e confrontandoli con quelli degli anni scorsi, e già che ci siete, chiedetevi anche chi pagherà i ventilatori che hanno ordinato e che pare non servano, sebbene fossero l’icona del terrore: ti ammalerai e non ci sarà un ventilatore disponibile per te! Morirai perche non potrai respirare! E forse in questo avevano ragione…
Imbavagliati non si respira!
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Un cazzo di virus che avrebbe dovuto farmi vedere la gente agonizzante morire davanti i miei occhi, agli angoli delle strade (è una PANDEMIA ricordate) o cascare soffocata negli ascensori, riempire ospedali di tutto il mondo e i cimiteri di tutte le città, costringerci tutti a non rivolgerci parola e sguardi per timore di venire contagiati… Sto cazzo di virus ha ammazzato solo chi ha fatto il vaccino, chi è stato erroneamente intubato, chi era vecchio (poveretto), chi ha avuto la sfortuna di finire in ospedale durante la quarantena, chi ha avuto un incidente, un infarto, l’Ebola o la cistite… Sto cazzo di virus timbra il cartellino come i metalmeccanici, solo in discoteca e in quei poveri locali che hanno chiuso, per sempre! Teme i banchi a rotelle e le mascherine.
Sto cazzo di virus ci ha reso le persone peggiori che io potessi immaginare, quelle che si girano dall’altro lato per non dover scegliere come salutare o se salutare: piede, gomito, culo (perché no)… Tutto pur di non togliere mascherina e guardare le persone negli occhi. Perché lo sappiamo già di fare pena ma di leggerlo negli occhi della gente non siamo capaci.
Un virus che non ammazza nessuno e che per trovarlo bisogna cercarlo con i test, i tamponi e gli asintomatici. E dare numeri, numeri su numeri, anche di giorni o mesi fa. Un virus che se uno scopre di averlo avuto, averlo annusato, averlo sfiorato… Cagato di striscio… Niente, si chiude la scuola, tutti gli alunni, gli insegnanti e i presidi, chiude la parrucchiera di sempre e tutta la clientela, chiude la pizzeria del tuo sabato sera, ma non il tuo tabaccaio preferito (vuoi che sigarette e gratta & vinci NON siano adeguatamente immuni), non il supermarket o la farmacia.
Ma per noi è normale, è un virus selettivo anzi iperintelligente! E io devo continuare a sentire tutte queste stronzate, beccarmi dell’insensibile e del complottista, comprare mascherine e limitare la mia vita perché non potete credere al fatto che ci hanno preso in giro e lo stanno facendo ancora.
Un virus c’è! Quello che vi ha bacato il cervello. A tutti!
E se voi non mi sopportate… Sappiate che è assolutamente reciproco.
La stupidità mi fa orrore!